Pappardelle in bosco montano

SBRIGAS solo briciole di gas

Il GAS di Sondrio e dintorni, Piccolo Solidale e Locale

Per preparare questo piatto bisogna fare molta attenzione ai funghi galletti, che sono perfetti per le paste ma hanno un profumo delicato;
inoltre le pappardelle si chiamano così proprio perché tendono a "papparsi" tutto il sugo (giusto?), quindi è facile correre nel rischio di ritrovarsi con un "pappone" che non sa quasi per niente di fungo, e questo non è bello...
Quindi nella preparazione dovrete solo armarvi di pazienza e stare ben attenti ai tempi di cottura, e se alla fine riuscirete ad assaporare il profumo del sottobosco fungoso di montagna, beh... farete il bis!

Preparazione 40 minuti
Cottura 10 minuti
Difficoltà media (ma solo per l'attenzione)
Costo medio (per essere un primo)

Ingredienti per 2 o 3 persone

  • 250 grammi (cioè 5 nidi) di pappardelle fresche o secche (dipende dai gusti, ma fate attenzione alla cottura!)
  • 250 grammi di funghi galletti freschi
  • 120 grammi di guanciale
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 40 grammi di burro
  • 200 ml di panna da cucina
  • pepe nero macinato fino q.b. (quanto basta)
  • noce moscata macinata q.b.

Preparazione

I funghi NON vanno lavati, altrimenti perdete tutte le spore e il profumo, ma vanno SPAZZOLATI, con pazienza e attenzione.
Inoltre per evitare di passare mezz'ora circa a stropicciarvi il naso (le spore volano), per poi lavarvi le mani, asciugarvele bene, e ricominciare a spazzolare fungo per fungo, vi consiglio di mettervi un fazzoletto davanti al naso e alla bocca (se poi siete intolleranti o allergici direi che è quasi una scelta obbligata).
Sono quasi certa che esistano spazzolette apposta per i funghi: io comunque ho usato un pennello da cucina (che servirebbe per oliare i cibi), che mi ha fatto forse impiegare più tempo, soprattutto perché mi sono dovuta per forza aiutare anche con un coltellino da verdure per togliere gli angoli che non andavano bene (purtroppo i coltelli tendono ad annerire i funghi quindi andrebbero evitati (ci sono quelli di ceramica), ma se non si riesce con le dita purtroppo bisogna fare così)... comunque è il risultato quello che conta

Prendete una padella ampia e mettete a friggere nell'olio i fughi spezzettati a mano, a fuoco basso e con un coperchio per circa 5 minuti, e poi spegnete il fuoco

Prendete la confezione di burro e fate attenzione a calcolarne il peso: se avete una confezione nuova da 250 grammi, a occhio basta che fate 4 piccoli taglietti (immaginando di doverla dividere in 5 pezzi da 50 grammi ciascuno), e poi ne tagliate uno un pochino di meno del pezzo immaginato (spero di essermi fatta capire).

Tagliate a listarelle il guanciale togliendo tutta l'eventuale cotenna.

Mettete a bollire in abbondante acqua salata le pappardelle: vi consiglio che se sulla confezione c'è scritto 4 o 5 minuti, voi spegnete il fuoco a 4 minuti, tanto poi finirà di cuocersi nella padella col sugo.

In una padella antiaderente e alta (a wok), fate sciogliere il burro e a fuoco basso fate friggere il guanciale fino a quando sarà diventato trasparente (il tutto dura circa 2 minuti), poi aggiungete la panna, il pepe e la noce moscata, e fate rosolare per 1 minuto buono.

Poi aggiungete i funghi ancora caldi e fate rosolare per meno di 1 minuto, facendo bene attenzione che il sugo resti ancora pannoso (né liquido, né secco): poi spegnete. Una volta scolata la pasta, aggiungetela nel sugo e a fuoco basso: poi mischiate e sentite il profumo... è quello giusto?

Come servire

In un ampio piatto da portata, servite la pasta subito in scodelle ampie: accompagnate con un vino rosso non troppo corposo (io ho scelto il Rèmole), ma anche una buona birra va benissimo (se poi è artigianale... e non aggiungo altro!)

Beh... buona gita sui boschi montani!

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