Saltimbocca alla romana

SBRIGAS solo briciole di gas

Il GAS di Sondrio e dintorni, Piccolo Solidale e Locale

Scusatemi se vi ho lasciato a digiuno per qualche giorno, ma dovevo fare le pulizie di primavera (...e non ci trovo proprio nulla da ridere, sapete?

Comunque per farmi perdonare...TADAAA!!!

Ecco il piatto romano per eccellenza: i famosi saltimbocca!

Dovete sapere che esiste a Roma (e non solo qui) una vecchia diatriba fra chi dice che si tratta di una ricetta romana e chi dice che invece è una ricetta veneta: questo perché nell'ottocento, quando è stata inventata per la prima volta, era stata cucinata in un ristorante veneto in via veneto (sembra), e oltretutto l'uso del burro trae un pochino in inganno, dato che al centro sud il burro è considerato per lo più uno "scarto" (per cucinare qui si usa quasi sempre l'olio d'oliva).

Ora vorrei che per un attimo vi catapultasse nell'ottocento: in veneto c'è l'impero austroungarico, e nel lazio c'è lo stato pontificio... E ricordatevi che il motto della cucina romana è:

Abbondate

...non fate gli stitici!

 

Adesso leggetevi come vengono cucinati e mangiati i saltimbocca, e poi giudicate voi se sono più indicati per i palati (e le dita) dei nordici, o per i palati (e le dita) dei suddici...

Ricetta di 2 saltimbocca: un saltimbocca sarà piatto o aperto, e uno invece arrotolato o chiuso (vi faccio solo questo esempio che dovrete moltiplicare all'infinito

Preparazione 8 minuti

Cottura 5 minuti

Difficoltà bassa

Costo medio (è pur sempre carne e i secondi costano

 

Ingredienti per 2 bocconi

  • 2 pezzettini di carne di vitellone (a Roma li chiamano "straccetti" e sono già tagliati e pezzi)
  • 2 pezzetti di prosciutto crudo (io ho scelto una fetta di prosciutto di Parma)
  • 2 foglie di salvia fresche
  • 40 grammi di burro (io ho scelto Vallè con burro, che è più delicato e meno grasso)
  • 1 bicchiere di vino bianco fermo (io ho scelto un vino romano)
  • 2 stuzzicadenti
  • (niente sale, niente altro!)

 

Preparazione

Create 2 pezzetti piccoli di carne calcolando che una volta cotti devono entrare interi in bocca: si, perché i saltimbocca si chiamano così proprio perché vanno cotti e una volta nel piatto, presi con le dita e ficcati in bocca, "saltimbocca" appunto! Insomma: cotti e mangiati

Certo che la grandezza della carne dipende dalla grandezza della bocca, e ovviamente dal numero di denti (aiuto...!), comunque visto che un pochino la carne si restringe, calcolate due pezzi grandi la metà del palmo di una mano.

Togliete l'eventuale grasso e fate in modo che i due pezzetti di carne abbiano una forma tondeggiante o ovale. Poi prendete un pezzo di carta da forno, mettete un pezzo di carne dentro, e con un "pestino" (scusate ma non so come si chiama quello strumento che vedete, ma è molto comune), pestate ben bene la carne e fatene due pezzi schiacciati che così risulteranno più ampi.

Prendete una fetta di prosciutto e create due pezzetti che coprano completamente i due pezzi di carne.

Lavate le due foglie di salvia e mettetele sopra al prosciutto: poi con uno stuzzicadenti acchiapperete la carne, il prosciutto e la salvia ma lascerete aperto il saltimbocca, mentre l'altro saltimbocca lo arrotolerete e poi lo acchiapperete con l'altro stuzzicadenti.

Anche qui, alcuni dicono che la ricetta giusta è con il saltimbocca aperto, altri con il saltimbocca chiuso... boh! sottigliezze... pe' me so' bboni uguale!

Prendete una padellina antiaderente e a fuoco medio squagliate il burro, mettendo a cuocere i due saltimbocca 2 minuti per parte: poi riporterete i saltimbocca nel verso giusto (quello che servirete), e versate il vino tenendoli a cuocere e sfumare ancora un minutino, poi spegnete.... Ecco, il profumo vi avrà già ubriacato perché è da leccarsi le orecchie!!!

Come servire

Subito! In un bel piatto!

Con le mani lavate, prendete la carne con le dita dallo stuzzicadenti e (senza bruciarvi)... ficcatela in bocca! Una goduria pazzesca!!

(Può essere austroungarico un piatto così, dico io?!

 

Inoltre...

Cucinatene non più di 8 pezzetti per volta per gustarli caldi, e poi organizzatevi per mangiarli a seconda di quanti siete a tavola (uno per uno, oppure mangiano a turni di due... vedete voi)

Me ne sono usciti fuori davvero tanti e li ho distribuiti per tutto il vicinato, ma vi assicuro che nessuno si è lamentato

PS. io li ho accompagnati con un vino rosso frizzantino del lazio, ma la Bonarda secondo me è perfetta! ...diciamo, come se piovesse!

Buon assaggio!

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